Nel giorno della Festa dell’Immacolata, condividiamo una preghiera del Servo di Dio Guglielmo Giaquinta, dedicata alla Vergine dell’«eccomi». Il nostro augurio e la nostra preghiera è di saper ripetere, con Lei e come Lei, il nostro «eccomi» quotidiano.

La Vergine dell’«eccomi»

Piccola vergine di Nazareth
cosa sai tu della vita,
della promessa antica
ripetuta dai vecchi patriarchi
che vibra ancora
soffusa di speranza e di dolore
negli uomini che vivono il tuo tempo?
L’Angelo ti sorride
e tu guardi smarrita e titubante
per le cose assai grandi
che troppo sopravanzano il tuo cuore.
“L’ombra dello Spirito
ti coprirà, immacolata,
e sarai tempio e talamo
del figlio di Dio onnipotente,
diventerai regina
prescelta da tuo Creatore
e madre del re d’Israele”.
La comprendi tu queste cose?
Tu guardi e il tuo cuore è confuso
ma all’Angelo sorridente
non puoi che rispondere “Eccomi.
Si faccia la sua volontà”.
E l’Angelo si partì da lei.
Ma nel suo cuore
una luce si accese,
una fiamma vibrava
con l’intimo bisogno
di gridare ai fratelli:
amore.
Ti ascoltò Elisabetta
e poi Giuseppe
e quanti,
attratti dal divino,
vennero a respirarlo
alla tua fonte.
Maria,
donaci gli occhi tuoi,
il cuore per amare
e volontà di agire
per i nostri fratelli.
Vogliamo come te
essere santi
ed irradiare attorno
l’amore del divino.
Amen

(Guglielmo Giaquinta)