Il 28/12/2020 nel silenzio e nella solitudine forzata creata dalla pandemia, ricca però della presenza di Dio, è tornata alla Casa del Padre, la nostra cara sorella Cooperatrice Lisa Lissi Caronna. Aveva appena compiuto 94 anni. Quando l’ho conosciuta a Roma nel 1983 era una giovane signora alta, snella, molto fine nel suo porsi agli altri, già con un nome noto nel suo ambiente di lavoro che era l’Archeologia di cui era Soprintendente. Erano ancora gli anni in cui una archeologa donna era una rarità, ma già aveva fatto parlare di sé per i numerosi Scavi archeologici che aveva condotto e per le sue numerose pubblicazioni. Tra i suoi colleghi archeologi era chiamata la “signorina cocciara”, per la gelosia con cui custodiva i cocci, li lavorava e li catalogava, contribuendo a creare un mondo archeologico alla portata di tutti. Negli anni 50, aveva conosciuto e incontrato il Fondatore del Movimento Pro Sanctitate Mons. Giaquinta e la spiritualità del Massimalismo come risposta all’ Amore di Dio e via per la Santità. Era entrata a far parte dell’Istituto delle Oblate Apostoliche, da Lui fondate, divenendo Cooperatrice. Le Cooperatrici, all’ interno dell’Istituto delle Oblate Apostoliche, sono donne che, avendo scelto la strada del matrimonio curano la vita familiare e la orientano verso l’Apostolato della Santità e la Fraternità sociale. Esse danno la loro disponibilità all’ Istituto attraverso le promesse di apostolato e di disponibilità, vivendo nella propria famiglia il Carisma della Santità e della risposta all’ Amore massimo di Dio per ciascuna delle sue creature. L’ impegno primario di ogni Cooperatrice è la santificazione della propria famiglia, la promozione della spiritualità familiare e all’ interno dell’Istituto si mettono in stato di interiore disponibilità nei confronti del lavoro per la Santificazione universale. L’incontro con il marito, anche lui proveniente da una educazione salesiana, ha potenziato la vocazione di Lisa alla spiritualità della Santità familiare ed il matrimonio è diventato culla di questa Spiritualità della Santità che si realizza nella famiglia e dalla famiglia si irradia al mondo. Lisa aveva capito che il matrimonio è un sacramento vincolante e che la vocazione di cooperatrici è il primo e specifico campo di azione. Imboccare la via della vocazione matrimoniale significa imparare l’amore sponsale giorno per giorno, anno per anno: “Solo dal cuore dell’uomo e della donna, che credono al progetto di Dio e si impegnano per la santità e la fraternità universali, il mondo può attendere speranza nuova e rinnovato stile di vita sociale”, scriveva Lisa alle Cooperatrici di cui fu per alcuni anni Coordinatrice Generale.
Quando l’ho conosciuta nell’ 83, ricordo di averle chiesto come faceva a conciliare il lavoro con il matrimonio e la vocazione di cooperatrice; mi rispose che il Signore guida la vita di ciascuna di noi e la nostra docilità alla Sua Parola e alla sua Volontà è consapevolezza dell’espressione del Suo Amore fra gli uomini.
Fin dal primo momento Lisa, si è resa disponibile alle attività del Movimento, anche utilizzando i tempi di attesa, lavorava per preparare la Mostra dell’India, anche mentre viaggiava in treno; suoi sono anche la grafica della copertina di alcuni libri, scritti dal nostro Fondatore e pubblicati dalla nostra casa editrice. È stata disponibile anche quando si è trattato di ristrutturare la Betania di Largo Arbe (a Roma), dove il nostro Fondatore ha vissuto i suoi ultimi anni; e ancora era presente nella ristrutturazione della casa di Villa Mater a Catania, a Ciciliano, a Fiuggi… Dovunque necessitasse la sua presenza e la sua collaborazione lavorativa Lisa c’era. Quando mi è stato chiesto dall’ Istituto di coordinare le Cooperatrici della nazione italiana, Lisa è stata la prima persona che ho incontrata a Roma. Ricordo di lei la sua freschezza, nonostante i suoi quasi 90 anni, la sua leggerezza nel raccontarmi i suoi anni di vita matrimoniale e nell’ Istituto, la sua malattia già grave ma vissuta con grande fiducia nella Misericordia del Padre. Sembrava fragile e minuta per la sua età, ma era, invece, una donna forte, creativa; continuava ogni giorno il suo lavoro all’ Accademia del Lincei, dove era Responsabile e utilizzando la tecnologia oggi disponibile. Spesso ci sentivamo telefonicamente, perché fin dal primo momento le avevo affidato il compito di essere Cooperatrice sempre in viaggio…doveva accompagnare con la preghiera tutte le attività dell’Istituto e del Movimento, la sua preghiera doveva sostenere ogni Cooperatrice e le loro famiglie. Era la nostra Cooperatrice simbolo di preghiera, apostolato e missionarietà. Lisa era presente anche in molte delle nostre attività di cui si teneva informata e che affidava al Signore. È stasa presente al I Convegno Nazionale delle Cooperatrici italiane, tenutosi a Ciciliano nel 2016, nonostante un grosso intervento chirurgico subito qualche mese prima; è stata presente anche al I Convegno Internazionale delle Cooperatrici a Roma nel 2018, dove ha portato tutta la storia delle Cooperatrici fin dal loro nascere dal cuore del Fondatore e la loro crescita nel tempo.
Alcuni mesi prima della sua morte mi diceva che si meravigliava come, nonostante tutta la sua malattia non soffrisse poi tanto…ma di tutto ringraziava Dio e viveva tranquillamente aspettando di giungere all’ incontro definitivo con il Signore, alla cui Luce aveva vissuto tutta la sua vita. Pochi giorni prima dell’inizio del 3° Convegno nazionale delle Cooperatrici italiane, questa volta organizzato online per la pandemia, purtroppo Lisa non ha potuto partecipare poiché era in una Casa di riposo dove nessuno poteva entrare per aiutarla a collegarsi. Però mi aveva assicurato che ci avrebbe seguito con il cuore e con la sua preghiera. Ho avuto appena il tempo di raccontarle il primo incontro online e 2 gg dopo non c’era più.
Ma sono sicura che dall’ alto continuerà a seguirci e a pregare per tutte noi.
Maria Elisa Vitale
Coordinatrice Nazione Italia delle Cooperatrici